Reggio Emilia

Prima viola di divieto di avvicinamento e poi evade i domiciliari: arrestato

Evasione l’accusa mossa a un 50enne dai carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Reggio Emilia

Prima viola di divieto di avvicinamento e poi evade i domiciliari: arrestato
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Arrestato un uomo che dopo continue violenze alle moglie è anche evaso dai domiciliari.

Prima viola di divieto di avvicinamento e poi evade i domiciliari

REGGIO EMILIA - Dalla fine di giugno, era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, dopo che aveva violato più volte, la misura del divieto di avvicinamento nei confronti della moglie a Reggio Emilia. L’uomo dal novembre 2023, anche a causa dell’uso di sostanze stupefacenti, ed in presenza della figlia minore, ha maltrattato la moglie insultandola, urlando durante le discussioni, percuotendola e minacciandola di morte dicendole che le avrebbe tagliato la gola e l’avrebbe portata al cimitero lui stesso.

Maltrattamenti in famiglia

In più occasioni le ha sottratto  il bancomat, impedendole di sostenere le spese basilari per la sopravvivenza, spendendo ingenti somme di denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti. Maltrattamenti fisici e psicologici quelli computi dall’uomo nei confronti della moglie a seguito dei quali, al termine delle indagini, i carabinieri in forza alla stazione di Reggio Emilia Principale, a cui la donna nel corso di una sofferta deposizione ha raccontato i fatti, hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci un 50enne, in ordine al reato di maltrattamenti in famiglia.

Nessuna comunicazione con la persona offesa

La Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri della stazione di Reggio Emilia Principale ha richiesto ed ottenuto  dal GIP del Tribunale reggiano, l'applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima, prescrivendogli di non avvicinarsi al domicilio della persona offesa e ai luoghi frequentati dalla medesima nonché dei prossimi congiunti della vittima, mantenendo una distanza di almeno 500 metri, e di non comunicare con qualsiasi mezzo e in qualsiasi modo con la persona offesa.

Altre minacce

Provvedimento di natura cautelare che a fine maggio è stato eseguito, dai carabinieri della stazione di Reggio Emilia Principale che hanno condotto le indagini. A seguito di plurime violazioni della misura imposta, il 50enne, si è reso responsabile di ulteriori gravi condotte. L’uomo, ha chiamato  più volte al cellulare la vittima, contattando anche la figlia, minacciandola di fargliela pagare e di tagliarle la testa se non gli avesse rivelato dove fosse la madre, nonché di uccidere la madre stessa.

Braccialetto elettronico

Le illecite condotte commesse dal 50enne, hanno portato  ad un aggravamento cella misura con l’emissione della misura cautelare di natura restrittiva degli arresti domiciliari, richiesta ed ottenuta dalla Procura reggiana. I carabinieri, ricevuta l’ordinanza applicativa della misura, vi hanno dato  esecuzione sottoponendolo al provvedimento degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.

Non era in casa

Mercoledì 17 luglio  i carabinieri di Corso Cairoli, intorno alle ore 11,00 durante lo svolgimento di un servizio di controllo sul territorio, si sono recati  presso l’abitazione del 50enne per i previsti controlli, accertando che in casa non c’era nessuno. Successivamente, l’uomo, è stato notato  dai militari, correre sulla pubblica via in direzione della propria abitazione, per farvi rientro. Alla domanda dei militari sul perché non era in casa, l’uomo ha riferito  di essere uscito per fumare una sigaretta e prendere un po’ di aria. Alla luce dei fatti e considerata la flagranza del reato di evasione l’uomo è stato  arrestato e ristretto a disposizione della Procura reggiana.

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