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Rapina a mano armata a una studentessa Erasmus: in manette un 39enne

L'uomo è risultato responsabile di diversi atti violenti anche nei confronti di altre persone

Rapina a mano armata a una studentessa Erasmus: in manette un 39enne
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Un 39enne di Reggio Emilia è stato arrestato per rapina a mano armata nei confronti di una studentessa straniera, ed è risultato poi essere responsabile di numerosi atti violenti.

Rapina a mano armata a una studentessa Erasmus

REGGIO EMILIA - I fatti accertati risalgono a qualche mese fa. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri un uomo di 39 anni, lo scorso mese di aprile, armato di una scacciacani e in compagnia di una complice al momento non identificata, in una laterale di via Emilia all’Angelo avrebbe avvicinato due studentesse straniere presenti in città nell’ambito del programma Erasmus e, colpendo fisicamente e minacciando con l’arma una di loro, si è fatto consegnare da questa la borsa con all’interno il telefono cellulare e diverse carte di credito che, per altro, poco dopo ha utilizzato per diverse consumazioni in un locale pubblico cittadino.

L’amica, invece, è riuscita a fuggire sottraendosi all’aggressione. Nella circostanza l’uomo, attesa la resistenza della vittima, ha esploso anche un colpo con l’arma che aveva con sé.

Altri episodi di violenza

Un secondo episodio si è verificato sempre a Reggio Emilia la notte tra il 7 e l’8 maggio nei pressi della sua stessa abitazione.

L’accordo del 39enne con una donna per un incontro a casa sua pare saltare perché la vittima, spaventata dal suo atteggiamento violento, ha deciso di non entrare in casa. L’uomo l’ha raggiunta in auto e dopo svariate minacce, anche di morte, eseguite con un coltello da cucina le ha sottratto il telefono cellulare e il portafogli.

La vittima, terrorizzata, è fuggita con la sua autovettura e si è rifugiata in un vicino locale pubblico da dove ha avvisato le forze dell’ordine di quanto accaduto.

Ha sparso benzina davanti casa di una persona

Ancora un episodio a gennaio. Questa volta è il 39enne che raggiunge l’abitazione di un transessuale per un incontro. Presentatosi in evidenti condizioni psicofisiche alterate, verosimilmente a causa dell’abuso di sostanze alcoliche, è stato respinto dal proprietario di casa. Per contro l’uomo, armatosi di un coltello, non solo l’ha minacciato di morte: sceso in auto, ha prelevato una tanica di benzina che ha sparso davanti alla porta d’ingresso, senza fortunatamente appiccare il fuoco.

Le indagini a suo carico

Le indagini avviate dai Carabinieri della Sezione Operativa di Reggio Emilia sono partite dal primo episodio, ovvero la rapina ai danni delle due studentesse, atteso che i sopralluoghi per i restanti fatti sono stati eseguiti da personale della Questura di Reggio che al riguardo i due episodi ha svolto le relative indagini.

Una volta raccolte le testimonianze gli uomini dell’Arma hanno provveduto ad acquisire diverse immagini di impianti di videosorveglianza grazie alle quali hanno potuto identificare il presunto autore della rapina alla studentessa. I loro sospetti, poi, sono stati confermati anche dalla verifica delle transazioni indebitamente eseguite con la carta di credito della studentessa straniera.

Le vittime lo hanno riconosciuto

I riscontri eseguiti dal personale della Questura, inoltre, hanno trovato evidenti attinenze anche con gli altri due episodi, tanto da poter attribuire al 39enne anche la presunta responsabilità di questi a cura della Questura reggiana le cui vittime in apposita seduta di individuazione fotografiche hanno riconosciuto nell’odierno arrestato il presunto autore delle rapine da loro subite.

Quanto raccolto, è stato portato all’attenzione della Procura della Repubblica di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Gaetano Calogero Paci, che condividendo le ipotesi investigative dei Carabinieri ha richiesto al Giudice l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell’uomo che, una volta emessa, è stata trasmessa ai carabinieri reggiani per l’esecuzione.

Aveva lasciato Reggio Emilia

L’altra mattina, dopo varie ricerche eseguite anche lungo la riviera romagnola, visto che nel frattempo il 39enne aveva lasciato la sua casa reggiana, l’uomo è stato individuato e fermato a bordo della sua auto nei pressi del casello autostradale. Accompagnato in caserma, dopo la notifica del provvedimento restrittivo ed ultimate le formalità di rito, è stato dichiarato in arresto ed associato alla Casa Circondariale di Reggio Emilia.

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