aggiornamenti

Rissa al Rockville: Giuseppe è in fin di vita e la madre racconta i dettagli della vicenda

Quella sera Giuseppe non doveva neppure trovarsi a Castellarano, ma un cambio di programma gli sta costando la vita

Rissa al Rockville: Giuseppe è in fin di vita e la madre racconta i dettagli della vicenda
Pubblicato:

E' ancora in terapia intensiva Giuseppe Checchia, il 19enne colpito con un sasso durante una rissa fuori dalla discoteca Rockville di Castellarano, lo scorso 8 ottobre. I medici hanno comunicato alla famiglia che proveranno a svegliarlo, ma il quadro clinico è molto grave.

La madre di Giuseppe racconta la vicenda

CASTELLARANO - Nel frattempo, la madre di Giuseppe ha rilasciato un'intervista al Corriere di Bologna, riportando i fatti che gli sono stati raccontati dagli amici del figlio che erano con lui al momento dell'aggressione. Quella sera i ragazzi volevano solo ballare. Dovevano andare in un altro locale, ma era pieno e non li hanno fatti entrare, quindi hanno preso la macchina e hanno raggiunto il Rockville di Castellarano: "Se fossero riusciti a entrare nell’altro locale, mio figlio non sarebbe ridotto in coma", ha dichiarato la madre disperata.

Le provocazioni e l'aggressione

Le provocazioni sono iniziate già dentro il locale. Una quarantina di persone in pista hanno iniziato a urtare e spintonare Giuseppe e i suoi amici. Poi, la comitiva è uscita fuori per andare via ed è lì che si è consumata l'aggressione: Giuseppe e l'amico aspettavano gli altri che erano andati a recuperare l'auto, quando un membro del gruppo che li aveva importanti all'interno del locale ha sferrato contro Giuseppe quel sasso. "Chi ha lanciato quel masso l’ha fatto per uccidere, un conto è una scazzottata tra ragazzi, ma qui siamo in presenza di una volontà omicida. È inaccettabile, il responsabile la deve pagare", continua la mamma, ritenendosi indignata per il comportamento della sicurezza che è rimasta lì a guardare, senza intervenire.

La corsa all'ospedale e il ricovero

Caduto a terra in un bagno di sangue, Giuseppe ha avuto comunque la lucidità di lasciare il numero di telefono del fratello, probabilmente per non far preoccupare i genitori. Poi è stato portato dagli amici al pronto soccorso di Sassuolo, dove i medici lo hanno trasportato d'urgenza a Baggiovara, dove adesso si trova a combattere tra la vita e la morte.

Nel frattempo i Carabinieri proseguono con le loro indagini e sembrano aver individuato già una dozzina di persone, tra cui anche alcuni minorenni, riconosciute dall'amico che era con Giuseppe quando è stato colpito.

Seguici sui nostri canali