Scoperto allevamento abusivo di cani
I cani per fortuna non erano maltrattati
Il titolare è stato denunciato per abusi edilizi ed è stato multato per oltre 5 mila euro.
Allevamento abusivo di cani
REGGIOLO - È stato deferito all’Autorità Giudiziaria un allevatore abusivo della bassa reggiana, colpito anche da una sanzione di oltre 5000 euro, per aver allestito un vero e proprio allevamento commerciale di cani all’interno della propria abitazione e nel cortile adiacente.
Su segnalazione dei residenti
I Carabinieri Forestali di Gualtieri e il personale della Polizia Locale di Reggiolo, con il supporto del Servizio Veterinario dell’AUSL Reggio Nord, sono intervenuti a seguito di diverse segnalazioni, riscontrando la presenza di 22 cani meticci, simil Amstaff e American Bully, tra cui 5 fattrici (femmine adulte), e 12 cuccioli nati tra il 2022 e nel 2023, oltre a 4 maschi adulti.
Abusive
In particolare, all’interno della proprietà, sita in pieno centro abitato, è stata constatata la presenza di strutture di contenimento dei cani costruite senza alcun titolo edilizio. Altro aspetto di rilevanza penale è quello relativo alle violazioni commesse in merito alla gestione dei rifiuti derivanti dell’allevamento, costituiti in primis dalle deiezioni dei numerosi cani presenti, risultata totalmente priva di tracciabilità e da ritenersi pertanto illecita.
Per fini commerciali
Ulteriori accertamenti si sono concentrati poi sulle verifiche in materia di anagrafe canina, commercio di animali d’affezione e benessere animale. L’attività di allevamento in questione è risultata essere infatti stata praticata, negli anni, per evidenti fini commerciali: lo attestano i dati acquisiti in anagrafe canina dai militari del Nucleo relativi a iscrizione e cessione di numerosi cuccioli negli anni, con vendite confermate anche da molteplici acquirenti rintracciati dai militari in tutta Italia.
Nessun registro degli animali
Oltre alle sanzioni relative all’irregolarità dell’attività commerciale, avviata senza la preventiva Segnalazione di Inizio attività al Comune, all’allevatore è stata contestata anche la mancanza del previsto registro degli animali in carico, oltre a quello dei trattamenti sanitari effettuati. Infine, ulteriori violazioni hanno infine riguardato le carenti condizioni igieniche degli spazi di detenzione. Fortunatamente, nessuna infrazione, invece, è stata riscontrata in merito al benessere degli animali allevati: le buone condizioni di salute dei cani hanno consentito di scongiurare eventuali ipotesi di maltrattamento.
Non è un episodio isolato
Non si tratta tuttavia di un episodio isolato: quello degli allevamenti abusivi di animali d’affezione a scopi commerciali può essere considerato un fenomeno emergente, spesso combinato alla vendita online dei cuccioli tramite piattaforme di e-commerce e canali social.
Non è raro
Non di rado è possibile imbattersi, infatti, in annunci relativi alla vendita di cagnolini, gattini ed altri animali da compagnia: prima di procedere all’acquisto, è importante verificare sempre che allevatori e commercianti operino nel pieno rispetto della normativa di settore, ambito costantemente monitorato dai Carabinieri della specialità Forestale dell’Arma