l'udienza

Shabbar Abbas, ennesimo rinvio in Pakistan per l’estradizione

A due mesi dall'arresto, per la quinta volta l'udienza viene rinviata

Shabbar Abbas, ennesimo rinvio in Pakistan per l’estradizione

Ennesimo rinvio in Pakistan per l’udienza sull’estradizione di Shabbar Abbas, il 46enne accusato di aver organizzato e messo in atto l’omicidio e l’occultamento del cadavere di sua figlia Saman insieme ad altri membri della famiglia.

Shabbar Abbas, ennesimo rinvio

REGGIO EMILIA – Questa mattina in Pakistan si è svolto il quinto tentativo di udienza per l’estradizione di Sabbar Abbas, ma ancora una volta non si è arrivati ad una conclusione: l’udienza, infatti, è stata ulteriormente rinviata a data da destinarsi.

Le uniche informazione trapelate riguardano il fatto che il legale di Shabbar ha presentato una memoria difensiva e che, davanti alla Corte federale di Islamabad, non erano presenti funzionari del ministero degli Interni.

Estradizione incerta

Non bisogna dimenticare che, anche se il giudice confermasse l’estradizione dell’uomo, a dare il via dovranno essere sempre politica e diplomazia, dal momento che non esistono accordi bilaterali tra Italia e Pakistan.

Inoltre, i tempi in cui questo avverrebbe sono del tutto incerti: la legge pakistana prevede che le estradizioni vengano decise entro i due mesi dell’arresto e quello di Shabbar è avvenuto lo scorso 15 novembre.

Il processo

Insomma, alle autorità reggiane non resta che continuare a sperare e insistere. Ciò che resta certo è che il padre di Saman non sarà in Italia quando inizierà il processo per l’omicidio che vede come responsabili lui, lo zio, due cugini e la madre della ragazza, peraltro ancora latitante in Pakistan.