Reggio Emilia

Smantellata ingente frode fiscale per 62 milioni di euro

Questa nuova operazione è stata denominata dalla Guardia di Finanza "Titano" ed è scattata nelle prime ore di questa mattina

Smantellata ingente frode fiscale per 62 milioni di euro
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Dall’alba di mercoledì 19 giugno 2024 militari della Guardia di Finanza ed operatori della Polizia di Stato stanno dando esecuzione - su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia e sotto la direzione del Procuratore, dott. Calogero Gaetano PACI - ad un Decreto di perquisizione ed a due Decreti di sequestro preventivo relativi ai proventi illeciti di un’ingente frode fiscale, emessi dal GIP del Tribunale reggiano dott. Luca Ramponi.

Smantellata frode fiscale per 62 milioni di euro

REGGIO EMILIA - L’attività d’indagine, denominata TITANO, ha permesso di individuare una serie di società cartiere riconducibili principalmente ad un soggetto residente in provincia di Reggio Emilia - già coinvolto nell’operazione “Billions” unitamente ad altri soggetti coinvolti nella medesima inchiesta e colpiti all’epoca da misure cautelari - costituite al solo di scopo di emettere fatture per operazioni inesistenti (F.O.I.) nei confronti di terze società, presunte utilizzatrici delle stesse, al fine di consentire alle medesime l’evasione delle imposte sui redditi e dell’IVA, a beneficio della consorteria criminale.

Diverse attività

Le cartiere risultavano esercitare formalmente attività di commercio all’ingrosso di prodotti petroliferi, macchine per l’edilizia, imballaggi, computer e software, fabbricazione di articoli metallici e commercio al dettaglio di prodotti via internet, mentre le società utilizzatrici operano nel campo del commercio all’ingrosso degli imballaggi, dell’edilizia e dell’abbigliamento.

In quattro anni una frode di circa 62 milioni di euro

Il provvedimento di sequestro preventivo odierno è stato emesso dall’Autorità Giudiziaria nei confronti di 8 società presenti sul territorio nazionale e di 9 dei rappresentanti legali e/o amministratori delle stesse società, per le quali il Giudice ha statuito che, grazie alla frode perpetrata, hanno conseguito un profitto illecito di 6.000.000 di euro.

Al termine delle attività d’indagine, è stato appurato che le 44 società interessate hanno utilizzato, nelle rispettive dichiarazioni annuali ai fini dell’I.V.A. e delle Imposte dirette, fatture per operazioni inesistenti ricevute dalle società cartiere per circa € 62.000.000,00, in un arco temporale che va dal 2018 al 2022.

Ottanta perquisizioni

Contestualmente all’esecuzione del decreto di sequestro, sono state effettuate n. 80 perquisizioni nei confronti dei soggetti – con l’ausilio anche dei cd cash dog della Guardia di Finanza - che, sulla base dei riscontri investigativi eseguiti anche per mezzo delle banche dati in uso alla Guardia di finanza, risultavano essere destinatari delle FOI emesse dalle società cartiere coinvolte. Le perquisizioni nei confronti dei presunti utilizzatori delle FOI (sia persone fisiche che giuridiche), sono state eseguite con la finalità di individuare e sequestrare, per finalità probatorie, la documentazione comprovante l’utilizzo nelle dichiarazioni obbligatorie dei documenti fiscali tacciati di fittizietà, da parte di tutti i correi individuati dalla p.g. operante, coinvolti nel complesso disegno criminoso.

50 persone denunciate per reati fiscali

Nel corso delle operazioni si è provveduto inoltre a notificare l’Informazione di garanzia alle n. 50 persone fisiche denunciate a piede libero per reati fiscali.

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