violenza domestica

"Ti sciolgo nell'acido, ti voglio morta": la denuncia dopo un anno di violenze

L'uomo la chiudeva in camera minacciandola di lasciarcela per giorni. Aveva anche installato un GPS sulla sua auto per controllare ogni spostamento

"Ti sciolgo nell'acido, ti voglio morta": la denuncia dopo un anno di violenze
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Un uomo residente a Quattro Castella è stato denunciato per violenza domestica ed è stato sottoposto al divieto di avvicinamento e costretto ad indossare il braccialetto elettronico.

La denuncia dopo un anno di violenze

QUATTRO CASTELLA - L'ennesima storia di violenza. L'ennesimo marito che costringe la moglie a vivere nella paura.

Dalla primavera dell’anno scorso, l'uomo sottoponeva la moglie a costanti vessazioni fisiche e psicologiche. L'ha chiusa a chiave in camera per poi uscire, facendole credere che sarebbe rimasta chiusa lì per giorni e costringendola a buttarsi dal secondo piano, procurandosi fratture ad una mano alla colonna vertebrale e ai piedi.

Controllava ogni movimento

Insulti, schiaffi, calci e pugni. La lasciava fuori casa al freddo e la minacciava con frasi del tipo “ti sciolgo nell’acido”, “ti faccio a pezzettini”, “ti voglio morta”... le impediva di andare a lavorare o uscire con le amiche; addirittura le aveva installato un GPS sull'auto per tenere d'occhio i suoi movimenti.

La denuncia

Condotte violente che il 23 gennaio hanno causato alla donna lesioni giudicate guaribili in 10 giorni.

Maltrattamenti fisici e psicologici quelli compiuti dall’uomo nei confronti della moglie a seguito dei quali, al termine delle indagini, i carabinieri in forza alla stazione di Quattro Castella, a cui la donna nel corso di una sofferta deposizione ha raccontato i fatti, hanno denunciato un quarantenne residente a Quattro Castella in ordine ai reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personale aggravate.

Il provvedimento

La Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l'applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con l’applicazione del divieto di avvicinamento alla vittima, prescrivendogli di non avvicinarsi all’abitazione della donna e ai luoghi dalla medesima frequentati mantenendo una distanza di 2000 metri e di non comunicare con qualsiasi mezzo e in qualsiasi modo con la persona offesa disponendo l’applicazione del braccialetto elettronico.

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