Viola la misura degli arresti domiciliari: arrestato
I carabinieri hanno eseguito l’ordinanza di aggravamento della misura cautelare e hanno condotto l’uomo in carcere
SAN MARTINO IN RIO - Era stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari, presso la propria abitazione in quanto, si era reso responsabile del reato di tentato furto aggravato, venendo arrestato in flagranza di reato dai carabinieri di Bagnolo in Piano.
Forzato il cancello
Nel dettaglio, nella notte del 2 settembre 2024 l'uomo un 39enne, si era introdotto all’interno di un’abitazione privata a San Martino in Rio tentando di asportare attrezzi vari, da una casetta di legno ubicata in giardino.
I proprietari, sentendo i rumori, allertavano nell’immediato il 112, tentando di bloccare il ladro. Nel frattempo era giunta sul posto una pattuglia dei carabinieri di Bagnolo in Piano, i quali, all’arrivo, hanno appurato che il presunto ladro, era riuscito a divincolarsi, dandosi alla fuga, venendo però nell’immediato rincorso e preso dai militari.
Successivamente, gli agenti, hanno avuto modo di riscontrare che il presunto ladro aveva forzato il cancello d’ingresso pedonale dell’abitazione, aveva forzato la porta di accesso della casetta in legno del cortile ed aveva rovistato all’interno della casetta mettendo tutto a soqquadro e portando all’esterno vari attrezzi tra cui un carretto e una bicicletta.
Stato d'arresto
Alla luce di quanto accertato e acquisiti elementi di presunta responsabilità a carico del 39enne i carabinieri, sussistendo la flagranza di reato, lo hanno dichiarato in stato d’arresto per porlo a disposizione della Procura reggiana.
Arresti domiciliari
Nell’udienza di convalida la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, concorde con le risultanze investigative dei carabinieri di Bagnolo in Piano, ha richiesto ed ottenuto dal Tribunale di Reggio Emilia la misura cautelare restrittiva degli arresti domiciliari.
Mai presentato
Il 39enne, però, immediatamente dopo l’udienza di convalida conseguente all’arresto, non si era mai presentato presso l’abitazione di residenza, rendendosi irreperibile e trasgredendo la misura del regime cautelare degli arresti domiciliari.
Aggravamento pena
L’illecita condotta, veniva segnalata dai militari di San martino in Rio alla Procura reggiana, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, che ha richiesto e ottenuto dal Tribunale di Reggio Emilia l’ordinanza di aggravamento della misura attuale con la custodia cautelare in carcere.