Volano sedie e pugni tra due coppie di fidanzati
Non ancora chiare le ragioni che hanno fatto nascere il violento litigio
Indagini in corso sulla furiosa lite avvenuta all'esterno di un bar a Scandiano sabato pomeriggio. Forse per una occhiata di troppo oppure per un giudizio troppo galante nei confronti di chi le accompagnava ha provocato la reazione di due donne che hanno a darsi calci e pugni, In loro soccorso anche i rispettivi compagni.
Hanno iniziato a volare sedie
SCANDIANO - Si trovavano seduti in due diversi tavolini della distesa di un bar quando due donne per futili motivi hanno incominciato dapprima a scambiarsi offese per poi passare allo scontro fisico. L’intervento di uno dei fidanzati in difesa della sua ragazza ha conseguentemente scatenato l’attivazione anche dell’altro uomo per cui si è passati alla rissa con sedie del bar che volavano nel tentativo di colpire la controparte e addirittura bicchieri infranti con i cocci di vetro utilizzati per minacciare.
Il barista che invano ha tentato di portare le parti alla calma è stato quindi costretto a chiedere l’intervento di una pattuglia dei carabinieri della Tenenza di Scandiano che non riuscivano a calmare le parti che cercavano continuamente di colpirsi vicendevolmente.
È stato necessario l’intervento in forze di altri militari di rinforzo giunti dalla stessa tenenza di Scandiano e degli agenti della Polizia Locale dell’Unione Tresinaro Secchia per riuscire a calmare gli animi ed evitare ulteriori scontri.
Sono accusati di concorso in rissa
Per questi motivi i carabinieri della tenenza di Scandiano hanno denunciato in stato di libertà alla Procura reggiana, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, un 40enne e la sua fidanzata 28enne, abitanti a Scandiano unitamente a un 54enne di Scandiano e la sua compagna 47enne residente a Reggio Emilia, in ordine al reato di concorso in rissa. Il relativo procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.