Reggio Emilia

Al via la stagione di prosa del Teatro Ariosto

Apertura con “Uno sguardo dal ponte”: uno tra i più noti lavori del drammaturgo statunitense Arthur Miller 

Al via la stagione di prosa del Teatro Ariosto
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Venerdì 20, sabato 21 ottobre 2023 alle ore 20.30 e domenica 22 ottobre alle ore 15.30, va in scena al Teatro Ariosto di Reggio Emilia “Uno sguardo dal ponte”, spettacolo di inaugurazione della stagione di prosa 2023/2024 della Fondazione I Teatri.

Alla regia Massimo Popolizio

REGGIO EMILIA - Lo spettacolo è diretto da Massimo Popolizio. Attore di cinema e teatro, doppiatore e regista, ha calcato i più importanti palchi di teatri nazionali. Vincitore di virtuosi premi come attore, tra cui quattro premi UBU, due premi Flaiano, l’Eschilo d’oro conferitogli dall’INDA e un premio Hystrio, si dedica anche alla regia per alcune importanti produzioni.

Nel campo della televisione e del cinema, lavora per diverse fiction televisive e per film importanti spaziando tra diversi generi e collaborando con registi del calibro di Michele Placido, Daniele Luchetti, Paolo Sorrentino, Carlo Verdone, Mario Martone, Fiorella Infascelli.

Eddie Carbone è il protagonista

Massimo Popolizio interpreta Eddie Carbone, il protagonista della storia, e dirige in scena un cast d’eccezione: Valentina Sperlì (Beatrice), Michele Nani (Avvocato Alfieri), Raffaele Esposito (Marco), Lorenzo Grilli (Rodolfo), Gaja Masciale (Caterina), Felice Montervino (Tony), Gabriele Brunelli (I agente), Adriano Exacoustos (II agente) e Marco Parlà (Louis).

Uno dei più noti lavori di Arthur Miller

“Uno sguardo dal ponte” è uno tra i più noti lavori del drammaturgo statunitense Arthur Miller e racconta una storia reale accaduta nella Brooklyn degli Anni Cinquanta, che vede come protagonista la famiglia siciliana Carbone: Eddie, la moglie Beatrice e la nipote Caterina. Eddie è morbosamente ossessionato dalla ragazza e, scoperti i sentimenti che la giovane prova per Rodolfo – lontano parente di Beatrice - impazzisce dalla gelosia, che lo porterà alla rovina e alla propria morte.

Una grande storia

“Tutta l’azione è un lungo flash-back”, scrive Popolizio, “Eddie Carbone, il protagonista, entra in scena quando tutto il pubblico già sa che è morto.

Per me è una magnifica occasione per mettere in scena un testo che chiaramente assomiglia molto ad una sceneggiatura cinematografica, e che, come tale, ha bisogno di primi, secondi piani e campi lunghi. […] Una grande storia… raccontata come un film… ma a teatro. Con la recitazione che il teatro richiede, con i ritmi di una serie e con le musiche di un film.

Ci sarà un ponte, ci sarà una strada e in questa strada dei mobili, che sono la memoria della famiglia Carbone”.

 

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