REGGIO EMILIA

Corvi meccanici per realizzare una nuova armonia tra ambiente e progresso

L’idea è quella di uscire dallo schermo e arrivare in teatro, riunendo i singoli episodi che hanno come protagonisti i corvi meccanici

Corvi meccanici per realizzare una nuova armonia tra ambiente e progresso
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Corvidae. Sguardi di specie, venerdì 23 febbraio, ore 20.30, al Teatro Cavallerizza di Reggio nell'Emilia  è uno spettacolo che ci interroga sulla possibilità di realizzare una nuova armonia fra la natura e un progresso finalmente sostenibile, attraverso lo sguardo comico e disincantato di uno stormo di corvi meccanici.

Cavi di freni di bicicletta

REGGIO EMILIA - Sul palco c’è Marta Cuscunà, autrice e performer di teatro visuale, in una installazione scenica, progettata dalla scenografa Paola Villani, che permette di manovrare a vista alcuni corvi meccanici attraverso un sistema di joystick e cavi di freni di biciclette.

Da un programma di Rai 3

Lo spettacolo deriva dalla mini serie Corvi alla fine del mondo, nata per il programma di Rai 3 La Fabbrica del Mondo ideato da Marco Paolini e Telmo Pievani. L’idea è quella di uscire dallo schermo e arrivare in teatro, riunendo i singoli episodi che hanno come protagonisti i corvi meccanici de Il canto della caduta, attraverso i linguaggi del teatro di narrazione.

Un popolo delle Dolomiti

Ispirato all’antico mito di Fanes, Il canto della caduta racconta di un popolo delle Dolomiti che aveva un rapporto di alleanza con la Natura e per questo viveva in pace e prosperava. In quel “tempo più antico del tempo”, la guida del popolo era compito femminile. Poi arrivò un re straniero che iniziò una nuova epoca segnata dalla logica del dominio e della spada. Marta Cuscunà, insieme ai suoi corvi meccatronici, porta alla luce il racconto perduto di come eravamo, di quell’alternativa sociale auspicabile per il futuro dell’umanità che viene presentata sempre come un’utopia irrealizzabile. E che invece forse è già esistita.

Il pubblico

Il pubblico sarà accompagnato a scoprire i temi al centro di ogni episodio, nel tentativo di condividere le fasi della ricerca sui contenuti scientifici e la storia di alcune figure femminili che hanno svoltato il mondo della scienza e dell’ambientalismo ma che rimangono ancora troppo poco conosciute.

Lo spettacolo, nella stagione di Prosa (fuori abbonamento) della Fondazione I Teatri, rientra nel programma degli eventi collaterali della Mostra “Marionette e Avanguardia” a cura della Fondazione Palazzo Magnani.

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