Comparto meccanica: il problema è la scarsità di manodopera
Il settore incide fortemente sull’export complessivo di Reggio Emilia: oltre il 54 per cento
Reggio Emilia è al 4° posto per specializzazione nel settore meccanico.
Comparto meccanica, scarsità di manodopera
REGGIO EMILIA - +7% nella produzione per il comparto della riparazione di macchinari nel primo bimestre 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. +13,1% di export di autoveicoli nel 2023 sul 2022. Nonostante dati incoraggianti a livello nazionale, il comparto della meccanica è coinvolto nelle turbolenze del mercato, vista la situazione geopolitica e la stretta monetaria operata dalla Bce. Il settore ha inoltre risentito molto dell'aumento dei prezzi delle commodities, soprattutto energetiche.
Una indagine
L’ufficio studi Lapam Confartigianato ha svolto un’analisi del comparto a livello locale, da cui emerge che Reggio Emilia è al 4° posto per specializzazione nel settore: questo grazie al lavoro delle 3.105 imprese della meccanica che si registrano nel territorio reggiano, di cui oltre la metà artigiane, pari a 1.630 attività (il 52,5%).
38 mila addetti
Nel totale delle realtà reggiane della meccanica operano 38 mila addetti, di cui 16 mila in micro e piccole imprese, pari al 7,3% dell’occupazione complessiva in provincia: si tratta del decimo valore più elevato nel ranking nazionale (l’incidenza media in Italia è il 4,2%).
Incide sull'export
Il settore incide fortemente sull’export complessivo di Reggio Emilia: oltre la metà dell’export manifatturiero del territorio proviene infatti dalla meccanica, pari a 7,7 miliardi di euro (il 54,8% dell’export manifatturiero provinciale). Un dato che rappresenta il 42,1% della ricchezza prodotta dall’area.
Difficoltà reperimento personale
Anche il comparto meccanica, però, è toccato dalla difficoltà di reperimento di personale. La scarsità di manodopera nel 2023 colpisce oltre la metà (54,6%) delle figure ricercate dalle imprese della metalmeccanica in provincia di Reggio Emilia, superiore di 6,4 punti rispetto al 48,1% medio provinciale. Risultano difficili da reperire 5 mila delle 9 mila entrate previste nel settore. Le competenze digitali sono richieste al 63% delle entrate e in particolare risulta molto importante per il 22% delle stesse. Le competenze green sono necessarie per il 79,3% delle entrate reggiane, e molto importanti per il 36,5%.
Un settore molto competitivo
"Il nostro territorio è detentore di un livello di conoscenza e specializzazione molto elevato nel settore – afferma Davide Gruppi, presidente della categoria Meccanica Lapam Confartigianato – grazie al know-how delle imprese e degli imprenditori della meccanica, con un saper fare diffuso apprezzato e riconosciuto dentro e fuori i confini nazionali. Come emerge dai numeri è un settore altamente competitivo, chiave anche nel favorire l’innovazione e l’efficientamento che accompagnano le transizioni green e digitale".
Azioni concrete
"Per continuare a rimanere leader abbiamo bisogno di azioni concrete da parte degli organi decisori, che tutelino il nostro comparto sia in Italia che all’estero, garantendogli quel grado di riconoscenza del saper fare tipico dei nostri artigiani: durante l’anno precedente siamo dovuti ricorrere alla cassa integrazione per limitare le conseguenze economiche che inflazione, rincaro dell’energia e dei prezzi in generale hanno provocato sulle nostre attività, con un numero di ore autorizzate nelle imprese reggiane in crescita del 153,3% rispetto alle 1.145 mila ore autorizzate nel 2022. Ora è il momento che la politica contribuisca a sostenere le nostre realtà, capaci di distinguersi in tutto il mondo grazie alla loro forte territorialità".