L'indagine

Manifattura: segni di crisi in tutta Italia (compresa la provincia di Reggio Emilia)

La nostra provincia si posiziona al nono posto in Italia per produzione industriale

Manifattura: segni di crisi in tutta Italia (compresa la provincia di Reggio Emilia)
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Da un’analisi elaborata dall’ufficio studi Lapam Confartigianato emerge come la manifattura nel nostro paese stia vivendo un momento di difficoltà.

Manifattura: segni di crisi in tutta Italia

REGGIO EMILIA - «Il ritardo della ripresa del commercio internazionale contribuisce alla frenata della manifattura italiana. Inoltre, le imprese sono state ostacolate negli investimenti dal rincaro del costo del denaro: accogliamo positivamente la decisione della BCE di iniziare il percorso di discesa dei tassi di riferimento, ma c’è bisogno di fare di più».

In Regione siamo dietro a Modena

Da un’analisi elaborata dall’ufficio studi Lapam Confartigianato emerge come la manifattura nel nostro paese stia vivendo un momento di difficoltà. Reggio Emilia, stando ai dati, risulta essere la 9^ provincia in Italia e la 2^ in Emilia-Romagna (dietro a Modena) per vocazione nella manifattura con il 33,5%. In Regione, a fronte di un peso dell’occupazione manifatturiera che in media nazionale è pari al 20,1%, vi sono alcuni territori che sono maggiormente esposti alla crisi, con un peso della manifattura che in Emilia-Romagna è pari al 27,3% (terza regione d’Italia dietro a Veneto e Marche).

Il settore moda è in crisi

A livello nazionale il comparto in maggiore crisi è quello della Moda, in cui la produzione nel primo quadrimestre del 2024 cede del 9,9% rispetto un anno prima, e aggravando il -8,9% del primo trimestre dell’anno. Nel dettaglio per il tessile e abbigliamento si registra una flessione del 6,7% mentre il calo diventa più severo per pelle e calzature (-15,7%). Cali più intensi della media anche legno, macchinari, gomma e materie plastiche, computer ed elettronica, vetro, ceramica, cemento, metallurgia, mobili, altre manifatturiere, stampa e autoveicoli.

Rafforzare l'impegno

«I segnali che provengono dall’andamento dell’export e della domanda di lavoro – conclude Gilberto Luppi, presidente Lapam Confartigianatoimpongono di rafforzare l’impegno per creare un contesto favorevole al fare impresa: riduzione della pressione fiscale, lotta alla burocrazia, contenimento dei costi della pubblica amministrazione, migliore accesso al credito, servizi pubblici e infrastrutture efficienti, giustizia rapida e welfare attento alle nuove esigenze dei cittadini e degli imprenditori».

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