Siccità grave in Emilia-Romagna: le piogge di giugno non colmano le carenze idriche
Permane un deficit idrico che registra valori che, solitamente, si verificano ad agosto.
REGGIO EMILIA - La prima decade di giugno 2022, ha presentato piogge che, complessivamente, non sono state sufficienti a colmare le carenze idriche pre-esistenti in Emilia-Romagna. La situazione è, quindi, di siccità grave con valori di deficit importanti. Non hanno aiutato anche gli alti valori di temperatura registrati nel mese di maggio (risultato, con il 2003, il secondo più caldo dal 1961 ad oggi), che hanno aumentato notevolmente i consumi evapotraspirativi delle colture.
Siccità grave in Emilia-Romagna: situazione critica anche per le colture
Situazione difficile anche per le colture in campo, in tutta la pianura emiliana permane un grave deficit idrico, evidenziato dal bilancio idroclimatico, calcolato sempre da inizio ottobre, con valori simili a quelli che, solitamente, si registrano in pieno agosto (quasi ovunque inferiori al 5° percentile, tra i più bassi degli ultimi 20 anni).
Ad oggi, quindi, l’acqua disponibile nei terreni rimane in generale molto inferiore alla norma: qualche lieve e momentaneo miglioramento si è registrato nelle aree di pianura centro-orientale, interessate dai recenti fenomeni temporaleschi.
Prosegue il monitoraggio Arpae
Nonostante le precipitazioni della prima decade di giugno, continua lo stato di criticità per i corsi d’acqua regionali che mostrano un andamento idrometrico ovunque stabile o in decrescita.
Arpae prosegue i monitoraggi e intensifica le attività istituzionali per fornire pieno supporto agli Enti preposti alla gestione della risorsa idrica.