La piastrella

Al via alla Fiera Bologna l'edizione numero 40 del Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica

Dopo il tradizionale taglio del nastro si è tenuto il convegno economico dal titolo “Cersaie 40: il Made in Italy alla sfida dell’innovazione continua” moderato dalla giornalista Monica Maggioni

Al via alla Fiera Bologna l'edizione numero 40 del Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica
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E'stata inaugurata nella giornata di ieri, lunedì 25 settembre, nei padiglioni della Fiera di Bologna l'edizione 2023 del Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno dove accoglierà chi si occupa del settore fino a venerdì 29 settembre.

Cersaie 2023: al via l'edizione numero 40 del Salone della Ceramica

BOLOGNA - Ha aperto i battenti ieri, lunedì 25 settembre, presso il quartiere fieristico di Bologna, la quarantesima edizione di Cersaie.

L'apertura del salone col convegno "Cersaie 40: il Made in Italy alla sfida dell’innovazione continua"

Dopo il tradizionale taglio del nastro si è tenuto il convegno economico dal titolo “Cersaie 40: il Made in Italy alla sfida dell’innovazione continua”. Moderati dalla giornalista Monica Maggioni, sono intervenuti il Vice Ministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini, il Prof. Romano Prodi, il Presidente di Confindustria Ceramica Giovanni Savorani e l’Amministratore Delegato del Banco BPM Giuseppe Castagna. In video si è collegato il Ministro dell’Ambiente Gilberto Picchetto Fratin.

L'intervento del Prof. Romano Prodi sul peso della situazione internazionale

Dopo i saluti iniziali del Presidente di BolognaFiere Gianpiero Calzolari e del Sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna Davide Baruffi, è intervenuto il Prof. Romano Prodi che ha sottolineato come la situazione internazionale sia in continua evoluzione e che non si stia vivendo una fase di vera crisi.

“C’è bisogno di un contesto di pace mondiale. Il conflitto in Ucraina si può risolvere solo con un dialogo tra Cina e Stati Uniti – ha affermato l’ex Presidente del Consiglio – e la gestione dell’economia mondiale sorretta da USA ed Europa non regge più: ci sono nuovi equilibri e nuovi rapporti di forza, come testimonia il recente incontro dei Paesi BRICS”.

“In Europa le spinte in avanti ideologiche sul fronte della sostenibilità rischiano di ripercuotersi sul nostro sistema produttivo e lo sa bene l’industria ceramica, che ha sempre innovato anticipando i grandi progressi tecnologici. In questo comparto abbiamo assistito a vere e proprie rivoluzioni – ha evidenziato Prodi - e il fatto che oggi le quote di mercato siano inferiori a decenni fa ma con un prezzo medio più che doppio rispetto ai competitor testimoniano la leadership della ceramica italiana nel mondo, che ora si rivolge a nuovi mercati e a nuove destinazioni d’uso”.

Le richieste al governo del Presidente di Confindustria Ceramica

Il Presidente di Confindustria Ceramica Giovanni Savorani ha ricordato come nel 2022 il fatturato dell’industria ceramica italiana abbia superato i 7 miliardi di euro, con investimenti oltre 440 milioni di euro pari al 6% del fatturato e 19.000 addetti, il 97% dei quali con contratti a tempo indeterminato. “Il 2023 è iniziato con un rallentamento – ha sottolineato Savorani – che ci ha fatto perdere, nel primo semestre, il 14,5% delle vendite. La guerra in Ucraina, l’incertezza legata all’andamento dei tassi di interesse, l’aumento dei costi delle materie prime e il meccanismo dell’ETS sono tra i principali motivi di questo ridimensionamento”.

“Il nostro Paese ha bisogno di investimenti in edilizia popolare e scolastica - ha evidenziato Savorani. Al Governo chiediamo di dare continuità al programma Industria 4.0, di intervenire in Europa per escludere la speculazione finanziaria dal meccanismo dell’ETS e per inserire anche il settore della ceramica fra quelli ammessi alla compensazione degli oneri indiretti, al pari di altri settori. A questo aggiungiamo la gas release per la distribuzione ai settori gasivori di 2 miliardi di metri cubi di gas estratto dall’Adriatico, la velocizzazione degli iter autorizzativi e adeguati investimenti in infrastrutture per il trasporto intermodale.”

“Il nostro prodotto è energivoro per 20 minuti ma la ceramica ha 50 anni di vita attesa – ha proseguito il Presidente Savorani – Oggi stiamo lavorando per sostituire parte del gas metano con energia elettrica e in parte con idrogeno. Adattiamo gli spessori alle destinazioni d’uso riducendo considerevolmente l’impatto sulle estrazioni e sui trasporti.
Non possiamo fare transizione perdendo posti di lavoro e sacrificando la competitività sui mercati mondiali”.

Le parole del Ministro in collegamento video

Il Ministro dell’Ambiente Gilberto Picchetto Fratin ha riconosciuto il livello di eccellenza del settore ceramico italiano e la straordinaria laboriosità dei suoi imprenditori, complimentandosi per il traguardo dei 40 anni di una fiera fiore all’occhiello del Made in Italy. Ha inoltre assicurato il sostegno del Governo in sede Europea per difendere la ceramica da scelte miopi nell’ambito della transizione ecologica.

L'amministratore delegato di Banco BPM Giuseppe Castagna

"Le imprese di questo settore si sono sempre dimostrate particolarmente pronte al cambiamento vivendo spesso momenti anticipatori rispetto ad altri settori. Certamente bisogna guardare di più al mondo delle imprese e le banche sono lí per supportarle anche in questa fase di transizione energetica. Al di là della sfiducia, gli ultimi anni ci hanno dimostrato che insieme, imprese, banche e pubblico possono portare avanti questo livello di innovazione." ha dichiarato l'amministratore delegato di Banco BPM Giuseppe Castagna.

Il Vice Ministro delle Imprese e del Made in Italy

Il Vice Ministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini ha affermato che i progressi tecnologici dei settori produttivi come la ceramica possono fungere da esempio affinchè altri Paesi seguano l’esempio europeo per una transizione ecologiche che deve essere sostenibile anche sul piano sociale ed economico. “L’ambientalismo ideologico porta a scelte sbagliate – ha sottolineato Valentini - e oggi in 30 anni ci ritroviamo a dover fare cambiamenti che normalmente richiederebbero il doppio del tempo”.

Il saluto dell'Ambasciatore d’Ucraina in Italia

Nel suo saluto finale, S.E. Yaroslav Melnyk, Ambasciatore d’Ucraina in Italia ha ringraziato il popolo italiano per la solidarietà umana e imprenditoriale dimostrata e ha citato il caso di un player di riferimento del settore ceramico ucraino, che sta subendo pesanti ripercussioni a causa del conflitto e della mancanza di argille del Donbass. “Voglio ringraziare Cersaie per il sostegno all’industria ceramica ucraina: i settori che espongono a Cersaie saranno indispensabili per la ricostruzione del Paese dopo la guerra”.

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