La piastrella

Nuovo ponte sul Secchia, firmato l’accordo. “Potenzierà i collegamenti col distretto ceramico”

Forse si avvicina la soluzione per risolvere una delle principali criticità della viabilità a cavallo tra le province di Reggio Emilia e Modena

Nuovo ponte sul Secchia, firmato l’accordo. “Potenzierà i collegamenti col distretto ceramico”
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E' stato firmato a Castellarano l'Accordo di collaborazione tra Province di Reggio Emilia e Modena, Comuni, Confindustria e Regione per potenziare i collegamenti nel distretto ceramico.

Firmato l’accordo per il nuovo ponte sul Secchia

CASTELLARANO - Nella Sala consiliare del Comune di Castellarano (Reggio Emilia) è stato firmato l’Accordo di collaborazione tra le Province di Reggio Emilia e Modena, i Comuni di Baiso, Casalgrande, Castellarano, Scandiano, Fiorano Modenese, Formigine e Sassuolo, Confindustria Ceramica e Regione Emilia-Romagna per realizzare uno studio finalizzato a individuare la migliore localizzazione di un nuovo ponte sul Secchia.

Transiti in zona per più di 30mila veicoli al giorno

Ma anche il potenziamento ulteriore della viabilità già oggi esistente in uno dei distretti produttivi – quello ceramico reggiano-modenese – più importanti del Paese, dove si registrano transiti per più di 30mila veicoli al giorno.

Il commento dei presidenti delle Province di Reggio e Modena

«Ringraziamo tutti i sindaci, Confindustria Ceramica e la Regione che partecipano a questo importante atto di collaborazione con l’obiettivo di riuscire a garantire una risposta vera e tangibile, nel più veloce tempo possibile nonostante le complessità amministrative e finanziarie che tale ambizioso progetto porta naturalmente con sé, nei confronti di cittadini e imprese di uno dei distretti produttivi più importanti della nostra regione e dell’intero Paese» hanno dichiarato il presidente della Provincia di Reggio Emilia e sindaco di Castellarano, Giorgio Zanni, e il presidente della Provincia di Modena, Fabio Braglia.

Gli obiettivi dell'accordo

L’obiettivo dell’accordo firmato oggi è duplice: avviare l’iter per la realizzazione di un terzo ponte sul Secchia e potenziare la viabilità esistente a partire, ad esempio, dal raddoppio delle corsie della Pedemontana nel versante modenese, causa della strozzatura che genera ogni giorno rallentamenti, code e disagi in terra reggiana. Un investimento, quest’ultimo, per altro già richiesto dalla Provincia di Modena come opera di adduzione alla Campogalliano – Sassuolo nel piano finanziario di Autobrennero.

"Una risposta alle esigenze di questo territorio"

“Sono obiettivi ambiziosi, che necessiteranno di tempo e di un lavoro serio e costante, ma pensiamo che l’intesa costruita su questo tema tra tutte le istituzioni del distretto ceramico non possa rimanere inascoltata anche dalle istituzioni sovraordinate, affinché insieme si possa finalmente dare risposta alle esigenze di questo territorio: migliorando la qualità di vita dei cittadini, degli spostamenti casa-lavoro, degli studenti e garantendo prospettiva futura alle aziende del polo produttivo ceramico”, hanno aggiunto i presidenti Zanni e Braglia.

Un accordo tra Province e Comuni

Dopo l’intenso lavoro promosso negli ultimi mesi dal presidente della Provincia di Reggio Emilia Giorgio Zanni, insieme al dirigente Valerio Bussei e ai tecnici del Servizio Infrastrutture, con la collaborazione dei Comuni, della Regione e della Provincia di Modena, l’accordo sottoscritto oggi avvia «la predisposizione degli studi preliminari e propedeutici volti all’individuazione della più efficace collocazione sul territorio di un nuovo ponte sul fiume Secchia e dei relativi raccordi con la viabilità esistente, per potenziare i collegamenti tra le due province a servizio del comprensorio delle ceramiche».

«Lo studio sarà finanziato da Confindustria Ceramica, che ringraziamo per il concreto apporto a sostegno di questo percorso, e consisterà nell’acquisizione di tutti i dati necessari a fornire una valutazione complessiva dei flussi di traffico interprovinciali e a simulare ipotesi alternative di collegamento, tra nuove infrastrutture e potenziamento di quelle esistenti, con una prima stima dei costi» concludono i presidenti delle due Province.

Erano tre le ipotesi iniziali

Le ipotesi inizialmente emerse nei primi mesi di confronto erano tre. Una – quella più a nord, tra Magreta e Salvaterra – è stata scartata a marzo perché ritenuta non risolutiva dei problemi dei flussi provenienti soprattutto dalla montagna reggiana e modenese.

Oltre ai potenziamenti sulla Pedemontana, i possibili tracciati che lo studio preliminare valuterà per la collocazione del nuovo terzo ponte saranno dunque due, entrambe a cavallo tra i comuni di Sassuolo, Castellarano e Casalgrande.

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