A Reggio Emilia la “posa della bandiera” per il completamento della struttura del MiRe – Maternità e Infanzia

Nasce a Reggio Emilia l'ospedale che mette al centro donna e infanzia, tra innovazione, comfort e umanizzazione delle cure

A Reggio Emilia la “posa della bandiera” per il completamento della struttura del MiRe – Maternità e Infanzia

Un ospedale dedicato alla cura della donna e dell’infanzia grazie a una nuova organizzazione degli spazi – come il centro nascita che prevede percorsi differenziati in funzione del rischio – e attrezzature all’avanguardia come un’innovativa risonanza magnetica a 3 Tesla. Con una vocazione, e un obiettivo, precisi: assicurare un’assistenza centrata sulla e sul paziente, offrire comfort, privacy, sicurezza, assenza di barriere e umanizzazione dell’assistenza.

A Reggio Emilia la “posa della bandiera”  del MiRe

REGGIO EMILIA – Sarà così il MiRe-Maternità e Infanzia di Reggio Emilia, dove nei giorni scorsi  si è tenuta la “posa della bandiera” sul tetto dell’edificio in costruzione, una tradizione antica dei mastri muratori che simboleggia il completamento della struttura e la soddisfazione per il lavoro eseguito, e al tempo stesso un buon auspicio per la realizzazione dell’opera.

Ospedale su misura

Il MiRe sarà un ospedale a misura per la cura della donna e dell’infanzia che sorgerà nell’area dell’Arcispedale Santa Maria Nuova, accanto al Centro oncologico ed ematologico (Core). La struttura composta da 4 piani fuori terra e da uno interrato, per complessivi 19.500 metri quadrati, ospiterà reparti e servizi oggi presenti in sedi anche distanti tra loro, per favorire modalità organizzative integrate tra specialità e professioni. E diventerà un punto di riferimento per l’intera provincia, capace di rispondere ai bisogni assistenziali di maggiore complessità e accogliere attività di formazione e ricerca.

Entro la fine del 2026

Il primo stralcio del progetto sarà completato entro la fine del 2026 e porterà al trasferimento del reparto di Pediatria e dell’area ambulatoriale di riferimento estese alle specialità: Neuropsichiatria infantile, Genetica clinica, gravi disabilità dell’età evolutiva, reumatologia pediatrica dall’attuale sede ospedaliera al nuovo padiglione nel primo semestre 2027.

Il progetto MiRe

Nato nel 2014, il progetto prevede un quadro dei finanziamenti di 71,4 milioni di euro, dei quali 18,1 milioni di provenienza regionale. A questi si aggiungono gli oneri di progettazione interamente coperti da CuraRE Onlus, che finora ammontano a circa 800mila euro. A curare la progettazione e la direzione lavori è lo Studio Binini Partners di Reggio Emilia.

Ingresso indipendente

Il nuovo fabbricato avrà un ingresso indipendente e sarà collegato al Core, quindi al resto del Santa Maria Nuova, da passerelle presenti ai piani interrato, terra e primo. Il collegamento agevolerà l’immediata accessibilità ai settori diagnostici e specialistici.

Cinque piani

I 5 piani dell’edificio – quattro fuori terra e un seminterrato – ospiteranno l’area Ostetrica Ginecologica (Punto nascita con Area di degenza, Centro Nascita Fisiologica, struttura operativa di Ginecologia con Area di degenza, Blocco travaglio parto, Blocco operatorio ginecologia e ostetricia), l’area Pediatrica (Neonatologia con Terapia intensiva e semintensiva neonatale, Area ambulatoriale e area degenza,  Pediatria, Neuropsichiatria infantile, Genetica clinica, Reumatologia pediatrica e dell’adolescenza), Psicologia clinica dedicata, Anestesia e Terapia del dolore dedicata, Didattica e ricerca.

Al piano interrato saranno alloggiate nuove apparecchiature diagnostiche, tra cui l’innovativa risonanza magnetica a 3 Tesla in grado di offrire immagini ad altissima definizione, per l’acquisto della quale è in corso una raccolta di fondi da parte di associazioni quali Fondazione Grade e cittadinanza. Ancora al piano interrato troverà posto, grazie al fondamentale contributo di Curare tramite Transcoop (circa 200mila euro donati), il Centro di Simulazione ad alta fedeltà di ultima generazione per le attività formative.