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I Mercoledì Rosa si spostano a Campovolo: è polemica

Dino Spallanzani, presidente di Cna Commercio, critica apertamente l’amministrazione per lo spostamento dell’iniziativa dal centro all’Arena.

I Mercoledì Rosa si spostano a Campovolo: è polemica
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REGGIO EMILIA - Tornano, dopo due anni di Pandemia, i Mercoledì Rosa, ma con una novità: nel 2022 non si svolgeranno più in centro, bensì si sposteranno a Campovolo, cambiamento che porta una serie di critiche e reazioni a cui il Comune è chiamato a rispondere.

Lo spostamento dei Mercoledì Rosa a Campovolo suscita polemiche

Il primo a criticare la decisione è Dino Spallanzani, presidente di Cna Commercio, che si esprime così: "la cosa più grave a mio avviso è pensare di sostituire i Mercoledì Rosa con i micro-eventi annunciati dall’Assessore al commercio Sidoli prima dei grandi concerti previsti all’Arena il 4 e l’11 giugno, che interesserebbero quindi solo un paio di giovedì e venerdì (serate in cui il centro storico si riempie già di suo) da realizzarsi da parte dei pubblici esercizi senza che ci sia stato alcun confronto sul tavolo del commercio e per il quale non c’è ancora nessun programma definito ulteriormente un centro storico già in difficoltà".

Parole che l'assessore Mariafrancesca Sidoli affronta sostenendo che l'amministrazione ha stilato un fitto programma e punta a "organizzare tanti eventi con pochi disagi", a seguito delle lamentele da parte dei residenti in centro.

Eboli accusa una mancanza di rispetto nei confronti delle associazioni

Ma ad andare contro l'assessore è anche il coordinatore comunale di Fratelli d'Italia, Marco Eboli, che oltre a considerare un fallimento lo spostamento dal centro all'Arena, accusa l'amministrazione di una mancanza di rispetto nei confronti delle associazioni che generalmente si occupano dell'organizzazione degli eventi sul territorio, quali Confcommercio, Confesercenti e Cna, "che rappresenta non solo un grave sgarbo istituzionale, ma pure una sostanziale esclusione di tutte le altre categorie commerciali che non siano ristorazione".

Eboli, inoltre, provoca con un interrogativo l'assessore: "in Comune, ad Arena Rcf e pure per i mini eventi in centro storico, tutto sarà gestito da Kaiti Expansion. In economia, come in politica, il pluralismo è un valore, mentre i monopoli uccidono mercato e libera circolazione di idee. Pongo una domanda: a Reggio Emilia, nel campo della comunicazione esiste solo Kaiti Expansion?".

Sidoli si difende

L'assessore Sidoli, dal canto suo, nega la mancanza di comunicazione con le associazioni e afferma che "l'Arena non sarà una cattedrale nel deserto". E sulla Kaiti Expansion controbatte affermando che nonostante il Comune ne abbia la paternità, non può stabilirne il marchio.

Sottolinea, poi, che negli scorsi anni il Comune ha sempre patrocinato gli eventi attraverso bandi comunali, e che la decisione di non percorrere gli stessi passi sia da attribuire proprio alla collaborazione con le associazioni di categoria e i cittadini, e non un disinteresse per gli eventi del centro storico.

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