Reggio Emilia

La prima volta al Teatro Valli del "Ballet Bc"

La compagnia con sede a Vancouver è guidata dal direttore artistico Medhi Walerski

La prima volta al Teatro Valli del "Ballet Bc"
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L’ultimo spettacolo della stagione di Danza della Fondazione I Teatri di Reggio Emilia porta per la prima volta sul palcoscenico del Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia venerdì 31 maggio (ore 20.30) i danzatori del Ballet BC, compagnia con sede a Vancouver e guidata dal direttore artistico Medhi Walerski, composta da un gruppo di artisti aperti e curiosi, ognuno dei quali è unico per la sua eccezionale abilità artistica e condivide una passione intuitiva per il movimento.

La prima volta al Teatro Valli del "Ballet Bc"

REGGIO EMILIA - Profondamente impegnato nella creazione di nuove opere, oltre a presentare i capolavori delle voci più ricercate della danza di oggi, il repertorio del Ballet BC comprende lavori di coreografi come Crystal Pite, Johan Inger, Sharon Eyal e Gai Behar, Medhi Walerski, Out Innerspace, Imre e Marne van Opstal, Roy Assaf e Micaela Taylor.

Tre le coroeografie della serata: Heart Drive di Marne & Imre van Opstal; Silent Tides di Medhi Walerski e Passing di Johan Inger.

Un'opera intima

Il duo di artisti olandesi e fratelli Marne e Imre van Opstal, prosegue nell’indagine sui limiti e sulle possibilità del corpo e della mente. Heart Drive esplora i temi dell'amore, della connessione e del piacere, nonché gli stigmi e i tabù morali che esistono al loro interno.
Silent Tides è un’opera intima tra due danzatori, una riflessione sulla relazione con se stessi e con l’altro. Sulle musiche di Adrien Cronet e Sebastian Bach, Walerski mette in scena concetti quali il tempo, l’eternità, l’amore, la morte, l’infinito.

Esplorazione dell'umano

In Passing Johan Inger, pluripremiato coreografo, accompagna il pubblico in un viaggio sincero attraverso diversi momenti della vita in un’esplorazione dell’umano, nella sua unicità e all’interno di un gruppo, e del confine labile tra un individuo o l’altro, noi o loro. Mettendo in opposizione i comportamenti individuali con l'anonimato del gruppo, Iger si interroga sul futuro imposto dal ritmo serrato della società attuale.

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