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Saman Abbas, smentito il padre: il corpo riesumato indossa ancora i vestiti e la catenina di quel giorno

Il cadavere che ora è stato completamente dissotterrato si trovava a più di un metro di profondità. Ora sarà la prova regina del Dna a dare un nome certo a quel corpo.

Saman Abbas, smentito il padre: il corpo riesumato indossa ancora i vestiti e la catenina di quel giorno
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Le operazioni di recupero del corpo trovato nelle vicinanze della casa in cui viveva la famiglia Abbas sono terminate la sera di domenica 27 novembre, ora sarà compito dei periti fare tutti gli accertamenti del caso.

Il corpo riesumato aveva ancora i vestiti di quel giorno

NOVELLARA - "Quello che è emerso  è un corpo sostanzialmente integro", conferma il procuratore capo di Reggio Emilia Gaetano Calogero Paci, che aggiunge: "si è ben conservato considerata la profondità nella quale è stato interrato per oltre un anno e mezzo. Indossava gli stessi abiti al momento dell’interramento».

La prova del Dna

"Ora si tratta di verificare l'integrità degli organi interni perché attraverso e su di essi saranno svolte le indagini di tipo autoptico per capire esattamente l'identità del corpo stesso", ha proseguito il procuratore descrivendo il ritrovamento del corpo che si presume appartenere a Saman Abbas, la 18enne pachistana scomparsa dal 30 aprile 2021.  "Certo è che il contesto in cui il corpo è stato ritrovato e anche qualche elemento peculiare già consentono di formulare una probabilità di identificazione, ma la prova regina è quella del Dna e solo attraverso una comparazione positiva sarà possibile dire che si tratti del corpo di Saman", ha spiegato.

La confessione dello zio Danish

I resti del cadavere che dovranno essere portati al laboratorio di medicina legale dell’Università di Milano dove verranno svolti gli accertamenti affidati dalla Corte d’Assise del Tribunale di Reggio Emilia ai periti Cristina Cattaneo e Dominic Salsarola, sono stati riportati alla luce dopo le rivelazioni dello zio Danish che ha accompagnato gli inquirenti al casolare abbandonato dove lui e la famiglia della ragazza avrebbero occultato il cadavere di Saman. Le operazioni di estrazione sono state molto delicate e hanno richiesto l'intervento specializzato di un archeologo, per non rovinare in alcun modo i resti già piuttosto fragili.

Saman, smentito il padre

Se dagli esami dovesse arrivare la conferma che quel corpo è effettivamente quello di Saman, la vicenda della giovane scomparsa, ricercata senza successo per molto tempo, anche con la collaborazione del Comando vigili del fuoco nelle vaste campagne presenti nella zona porterebbe a una svolta definitiva.

Il padre ancora sostiene che Saman sia viva

La procura ritiene che quella sera cinque membri della sua famiglia abbiano ucciso la ragazza, tutti hanno partecipato al delitto, ma con diversi ruoli diversi. Il padre di Saman, Shabbar Abbas, che è stato arrestato un paio di settimane fa in Pakistan con l'accusa di frode ad un connazionale, continua a sostenere la tesi portata avanti fin dai primi giorni successivi alla scomparsa: "Mia figlia è viva", ha dichiarato alla prima udienza davanti al giudice a Islamabad ma le notizie che giungono dal luogo del ritrovamento sembrano proprio smentirlo.

Il processo il prossimo febbraio

Il 10 febbraio 2023 andranno a processo a Reggio Emilia i tre familiari di Saman arrestati all'estero, Francia e Spagna, nei mesi scorsi: lo zio Danish Hasnain e i due cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, oltre ai genitori, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, entrambi ancora in Pakistan.

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