Silk Faw sotto inchiesta per tentata truffa ai danni dello Stato
La Guardia di Finanza sta analizzando i bilanci dell'azienda per verificare l'attività di riciclaggio
Silk Faw, l'azienda sino-americana che voleva costruire un grande stabilimento per la produzione di auto sportive di lusso a Gavassa è al centro di un'indagine della Finanza. L'accusa è di tentata truffa ai danni dello Stato.
Silk Faw accusata di tentata truffa
REGGIO EMILIA - Si era già spento da un po' l'entusiasmo per la nascita del grande stabilimento della Silk Faw nel reggiano, ma in queste ore la vicenda sta assumendo dei risvolti giudiziari.
La Guardia di Finanza reggiana ha infatti eseguito un blitz negli uffici romani di Invitalia, l’agenzia governativa responsabile dell’erogazione di finanziamenti per iniziative industriali.
Si ipotizza attività di riciclaggio
Gli agenti hanno sequestrato le pratiche relative alle richieste di finanziamento da parte di Silk Faw, che prevedeva 38 milioni di euro di sostegni pubblici, tramite l’accesso ai fondi del Pnrr, in cambio di investimenti per 380 milioni di euro.
Le fiamme gialle si stanno occupando di analizzare i bilanci dell'azienda e il giro di finanziamenti con altre società collegate, tra cui alcuni finanziamenti transitati attraverso le Cayman, per verificare una eventuale attività di riciclaggio.
Nessun indagato specifico
Le indagini hanno avuto inizio a seguito dell'esposto presentato dal deputato di Fdi, Gianluca Vinci.
L'inchiesta, per il momento è a carico di ignoti e non sembrano esserci persone registrate come indagate.