il provvedimento

'Ndrangheta, Carmine Sarcone sotto sorveglianza speciale

Il provvedimento è di 5 anni e include l’obbligo di dimora nel Comune di residenza e il divieto di lasciare la propria abitazione nelle ore notturne

'Ndrangheta, Carmine Sarcone sotto sorveglianza speciale
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I Carabinieri di Reggio Emilia hanno eseguito la misura di prevenzione personale della Sorveglianza Speciale per il 43enne Carmine
Sarcone. Il provvedimento è stato deciso dalle Sezioni di Prevenzione del Tribunale di Reggio Emilia e da quello della Corte di Appello di
Bologna.

Carmine Sarcone sotto sorveglianza speciale

REGGIO EMILIA - Il 43enne calabrese - fratello dei più noti Nicolino e Gianluigi, esponenti di vertice della cosca di ‘Ndrangheta emiliana così come ampiamente emerso nell’ambito del processo Aemilia, nonché di Sarcone Grande Giuseppe arrestato nel marzo 2021 nell’ambito dell’Operazione Perseverance - è stato scarcerato per decorrenza dei termini di custodia cautelare lo scorso 7 ottobre, per cui si è resa necessaria l’applicazione della predetta misura di prevenzione della durata di 5 anni, consistente tra l’altro nell’obbligo di dimora nel Comune di residenza e nel divieto di lasciare la propria abitazione durante le ore notturne.

L'esito del processo Aemilia

La misura di prevenzione della sorveglianza speciale applicata, quale soggetto con pericolosità qualificata, è stata su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna sulla scorta degli accertamenti dei Carabinieri dei Nuclei Investigativi di Reggio Emilia e di Modena. Nel corso del processo “Aemilia”, Sarcone Carmine veniva giudicato in una fase successiva rispetto al procedimento principale e nel giugno 2019, all’esito del processo con rito abbreviato, il GUP di Bologna lo ha condannato alla pena di 10 anni di reclusione. Nel novembre 2020, la Corte d’Appello felsinea confermava la condanna irrogandogli la pena più mite di 9 anni di reclusione.

L'annullamento della sentenza

La 5^ Sezione della Suprema Corte, nell’aprile 2022, ha disposto l’annullamento della sentenza di secondo grado e il rinvio in Appello perché venisse celebrato un nuovo processo, attualmente in itinere. Decorsi i termini e scarcerato come anzidetto lo scorso 7 settembre al 43enne è stata quindi applicata la Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno.

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