'Ndrangheta, la prefettura mette Elia Minari sotto protezione
Le intercettazioni di alcuni carcerati hanno fatto emergere preoccupazione per la sua incolumità
Massima solidarietà e vicinanza a Elia Minari. Il giovane reggiano giurista, scrittore e fondatore dell'associazione antimafia Cortocircuito é stato messo sotto protezione per intercettazioni di carcerati che fanno temere per la sua incolumità.
Elia Minari sotto protezione
REGGIO EMILIA - Il provvedimento, gestito dal personale della Polizia, è stato emesso dal Prefetto Iolanda Rolli, d’intesa con il Questore Giuseppe Ferrari e i comandanti di Carabinieri e Guardia di finanza. "Desideriamo ringraziare le forze dell’ordine per essersi prontamente attivate a tutela dell’incolumità di Elia. Ci teniamo ad esprimere massima vicinanza e sostegno al nostro fondatore che, con coraggio e impegno, non si è mai fermato, dimostrando che è possibile essere cittadini attivi, consapevoli e promotori di legalità. Elia non è solo", recita il messaggio dell'associazione Cortocircuito.
L'attività del giurista
Minari era già considerato una persona "esposta" dopo che nel 2018 aveva ricevuto minacce dirette in aula da parte di un imputato del maxi processo Aemilia.
La sua video inchiesta aveva fatto sciogliere il comune di Brescello a guida PD per infiltrazioni mafiose, il primo dell'Emilia-Romagna, ed era anche stata citata nel processo Grimilde. Tutto questo ben prima del processo Aemilia. Inoltre, nel 2021 aveva organizzato un tour dei beni confiscati alla mafia ed aveva ricevuto danneggiamenti nei giorni precedenti all'inizio dello stesso.