Saman, portati alla luce i resti del cadavere ritrovati nella buca del casolare
Intanto la procura ha aperto nuove indagini contro ignoti per cercare eventuali complici della famiglia nel delitto
Nella serata di ieri sono stati recuperati i resti del corpo rinvenuti più di una settimana fa in Piazza Reatino e che si suppone appartengano a Saman, la ragazza pakistana uccisa dalla famiglia un anno fa per aver rifiutato un matrimonio combinato.
Portati alla luce i resti del cadavere nella buca del casolare
NOVELLARA - Dopo le rivelazioni dello zio Danish che ha accompagnato gli inquirenti al casolare abbandonato dove lui e la famiglia della ragazza avrebbero occultato il cadavere di Saman, sono iniziate le operazioni di recupero dei resti e ieri sera, finalmente, sono stati riportati alla luce e trasportati a bordo di un mezzo speciale, in regola con i dettami sanitari della polizia mortuaria, al laboratorio Labanof di Milano.
Le operazioni di estrazione sono state molto delicate e hanno richiesto l'intervento specializzato di un archeologo, per non rovinare in alcun modo i resti già piuttosto fragili.
Nuovi sospettati
Nel frattempo gli inquirenti hanno aperto una nuova indagine a carico di ignoti, probabili ulteriori responsabili del delitto della ragazza, accusati anch'essi di sequestro, omicidio e occultamento di cadavere.
Secondo la Procura, infatti, la famiglia non avrebbe fatto tutto da sola e si sarebbe servita di un terzo aiuto esterno. Gli scavi e le operazioni dei medici legali, dunque, oltre ad accertare l'identità dei resti rinvenuti servirà anche a determinare cause, luogo e dinamiche del delitto.