Novellara, iniziata l'operazione di recupero di ciò che resta di Saman

Hanno finalmente avuto inizio le operazioni per rimuovere i resti di quello che si ritiene essere il corpo di Saman Abbas, la 18enne pachistana uccisa dai suoi familiari alcuni mesi fa.

Il recupero di ciò che resta di Saman

NOVELLARA - La Corte d’Assise del capoluogo reggiano ha conferito l’incarico di effettuare questa operazione in un casolare abbandonato che si trova vicino casa della famiglia Abbas ai periti Cristina Cattaneo e Dominic Salsarola. Ora si dovranno esumare e analizzare i resti umani che lo zio ha indicato essere proprio quelli di Saman. Ma il risultato delle analisi non si avrà prima di due mesi.

La Corte ha chiesto, inoltre, ai periti di esaminare il terriccio, di accertare le dinamiche e l’epoca dell’occultamento e le cause e i tempi della morte anche con esami tossicologici.

Uno scenario inquietante

Ieri è stato effettuato il sopralluogo nella zona del ritrovamento, è durato 45 minuti. Gli inquirenti hanno installato un gazebo che protegge la buca: quasi tre metri di profondità, e sopra terra e detriti a coprire tutto. Chi voleva nascondere Saman lo ha fatto accuratamente. 

Al termine del sopralluogo il legale ne è uscito provato, e ci ha tenuto anche a precisare il fatto che più di una volta in questi mesi le ricerche del corpo della 18enne sono state fatte in quell'area senza nessun risultato.

Iniziata l'esumazione

A differenza di quanto si riteneva inizialmente, il corpo non si trova in un sacco, e utilizzare un macchinario sarebbe rischioso a causa dell'instabilità del casolare. L’escavazione avverrà, quindi, manualmente. Il terreno è argilloso e occorrerà utilizzare anche un setaccio per trovare eventuali reperti.

L'inizio dell'operazione è stata programmata quindi per questa mattina alle 10, ma probabilmente non verrà conclusa prima di 15 giorni.