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Omicidio Saman, il padre è in Italia. Ora solo la madre resta latitante

Shabbar ha dichiarato che è inutile cercare la moglie in Pakistan perché si trova in Europa

Omicidio Saman, il padre è in Italia. Ora solo la madre resta latitante
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Quella appena trascorsa è stata una notte importante per la giustizia italiana: Shabbar Abbas, il padre di Saman, la diciottenne pakistana uccisa per aver rifiutato un matrimonio combinato, è stato finalmente estradato. Adesso, quindi, la madre è l'unica ancora latitante.

Il padre di Saman è arrivato in Italia

REGGIO EMILIA - L'estradizione di Shabbar Abbas è stata effettuata con successo dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale, che si sono recati a Islamabad insieme al personale per la Cooperazione internazionale di polizia della direzione centrale della polizia criminale.

I militari hanno preso in consegna l'uomo, che è stato processato insieme alla moglie Nazia Shaeen (l'unica ancora in fuga), al fratello Hasnain Danish e ai nipoti Nomanulhaq Nomanulhaq e Ijaz Ikram per l'omicidio della figlia Saman, avvenuto nell'aprile del 2021.

Shabbar era stato arrestato in Pakistan il 15 novembre e da allora si sono succeduti mesi di rinvii e tensioni per giungere all'attuale estradizione.

Un grande risultato per la giustizia italiana

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha così commentato il traguardo:

“Un passo in avanti affinché – dopo un atroce delitto – la giustizia possa compiere fino in fondo il suo percorso. Dopo mesi di richieste e attese, il governo di Islamabad ha accolto la richiesta del Ministero della Giustizia per l’estradizione in Italia di Shabbar Abbas. La consegna all’Italia dell’uomo rappresenta un importantissimo risultato, frutto di una intensa e proficua collaborazione del Ministero della Giustizia – attraverso in particolare il Dipartimento degli Affari di giustizia – con gli uffici giudiziari di Reggio Emilia, con il Ministero dell’Interno e con il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. Un traguardo quasi insperato, per una procedura estremamente complessa e delicata, dal valore fortemente anche simbolico e dal significato ancor maggiore in assenza di accordi bilaterali di estradizione tra Italia e Pakistan. Voglio per questo ringraziare le autorità pakistane, per aver compreso l’importanza per il nostro Paese di assicurare una piena risposta di giustizia per un delitto che ha sconvolto le nostre coscienze”.

Ora solo la madre resta latitante

Nazia Shaheen è l'unico membro della famiglia responsabile dell'omicidio ancora latitante, sfuggendo all'arresto per ben 28 mesi.

Nel novembre scorso, il marito Shabbar Abbas aveva dichiarato che la donna si trovava in Europa e quindi non era necessario cercarla in Pakistan. Tuttavia, non esistevano elementi concreti che potessero avvalorare questa supposizione.

È evidente che Nazia sta ricevendo ospitalità e appoggio, proprio come gli altri parenti imputati per l'uccisione di Saman, hanno potuto godere per mesi.

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