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Proseguono ancora senza esito le ricerche dell'ultraleggero precipitato sull'Appennino

Nel frattempo si sono azzerate le poche speranze che si avevano di ritrovare il pilota in vita

Proseguono ancora senza esito le ricerche dell'ultraleggero precipitato sull'Appennino
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Ieri si sono estese anche al fronte reggiano le ricerche dell'ultraleggero che sabato scorso è precipitato sull'Appennino modenese, ma purtroppo non hanno ancora prodotto risultati positivi e sono pressoché svanite le speranze di ritrovare vivo il pilota.

Nessuna traccia dell'ultraleggero disperso

APPENNINO - Purtroppo anche la giornata di ieri, nonostante il grande dispiegamento di forze da parte di tutti gli enti coinvolti nelle ricerche ha dato esito negativo nelle ricerche dell'aereomobile che si suppone precipitato sull'Appennino Modenese.

La notte ha limitato le operazioni che sono state subito riprese a pieno regime questa mattina.

Condizioni atmosferiche avverse

Come riporta anche Prima Modena, le condizioni meteo chiaramente non supportano le ricerche, tra decine di gradi sotto lo zero e continui rischi di valanghe.

Cristian Carzoli, vicecapostazione ‘Cimone’ del Soccorso Alpino dell’Emilia-Romagna, ha spiegato che

“elicotteri in volo stanno visionando dall’alto tutte le zone, senza però alcun risultato. Ci sono le squadre di terra che verificano i punti in base alle testimonianze e ai tracciamenti radar. La movimentazione è complessa, c’è oltre un metro di neve fresca ed è possibile farlo solo con sci da alpinismo”.

Anche per questo i soccorritori si concentrano maggiormente sugli alberi che possono mostrare un qualche segno d'urto.

I percorsi

Le forze impiegate sono ampie e diverse e si sta utilizzando la più alta tecnologia: droni, quad cingolati e apparecchiature Gps per rintracciare il mezzo, ma ancora nulla. Raffaello Seghi, vice capostazione del Soccorso alpino Monte Cimone ha spiegato:

"Stiamo lavorando su indicazioni fornite dall’aeronautica sono loro a indirizzarci nelle aree in cui il velivolo potrebbe essere precipitato. Abbiamo battuto la zona del Sasso Tignoso sfruttando la vecchia via Vandelli che arriva in Toscana, quel percorso sommerso dalla neve tra Sant’Anna verso Lama Mocogno è stata un po’ la nostra direttrice".

C'è un testimone

A guidare i soccorsi anche un testimone che prima di mezzogiorno avrebbe visto l’ultraleggero volare basso verso il monte Albano tra Pieve e la Toscana.

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