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Saman, dal Tribunale sì all'estradizione, ma l'ultima parola spetta al Governo pakistano

Sembra infatti che il Governo possa decidere di bloccare la decisione del Tribunale

Saman, dal Tribunale sì all'estradizione, ma l'ultima parola spetta al Governo pakistano
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Ancora un ultimo passaggio e Shabbar Abbas potrebbe essere estradato in Italia. Il Tribunale del Pakistan ha infatti dato un parere favorevole al trasferimento del padre di Saman Abbas la diciottenne uccisa a Novellara a maggio 2021 per aver rifiutato le imposizioni da parte della sua famiglia - in Italia.

Saman, dal Tribunale sì all'estradizione

REGGIO EMILIA - Come riporta anche News Prima, la trasmissione Mediaset Quarto Grado e quella Rai di Chi l'ha visto? hanno reso noto che la Corte ha respinto la richiesta di rilascio su cauzione presentata dal legale pakistano di Shabbar e ha autorizzato l'estradizione in Italia. La decisione finale sull'estradizione spetterà ora al Ministero dell'Interno del Pakistan.

Akhtar Mahmood, legale di Shabbar, ha infatti dichiarato:

"Il governo del Pakistan può bloccare la decisione, in base alla sezione 13 dell'Extradition act del 1972".

L'omicidio

Shabbar Abbas, insieme al fratello Danish Hasnain, ai cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq (attualmente in carcere) e alla madre Nazia Shaheen (ancora latitante in Patria), è accusato di omicidio volontario della figlia Saman Abbas e soppressione di cadavere.

La giovane era scomparsa dalla sua casa di Novellara nella notte del 30 aprile 2021. Da quel momento non si sono più avute notizie di lei.

Il ritrovamento del cadavere, più di un anno dopo

Purtroppo, il 18 novembre 2022, è stato rinvenuto il cadavere di una ragazza. Le analisi sul corpo hanno confermato che si trattava di Saman.

"E' stata identificata da un'anomalia dentaria, grazie a foto e video".

Secondo il suo legale, la morte della giovane pakistana sarebbe avvenuta per strangolamento, come indicato dalla presenza di una frattura ossea.

"L'osso ioide è fratturato nella parte sinistra e sono necessari accertamenti istologici per stabilire se pre o post portem".

Uccisa perché voleva essere libera

Saman era stata condannata a morte a causa della sua scelta di integrarsi e vivere all'occidentale, ma soprattutto per il suo rifiuto di un matrimonio combinato con un cugino più anziano di lei.

Successivamente, i parenti e i genitori sono fuggiti, lo zio e i cugini sono stati arrestati e, nelle settimane scorse, anche il padre è stato arrestato e si trova attualmente in carcere in Pakistan.

Le intercettazioni shock del padre

Il 10 febbraio 2023 si è tenuto il processo a Reggio Emilia per i familiari arrestati all'estero in Francia e Spagna nei mesi precedenti: lo zio Danish Hasnain, e i due cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, insieme ai genitori Shabbar Abbas e Nazia Shaheen. Durante il processo sono emerse intercettazioni scioccanti del padre della giovane datate 8 giugno 2021:

"Ho ucciso mia figlia e sono venuto, non me ne frega nulla di nessuno. Io sono già morto, l'ho uccisa io, l'ho uccisa per la mia dignità e per il mio onore. Noi l'abbiamo uccisa".

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